Judokas CSEN IN Montagna
Seguiremo il cambiamento di colori di un sasso, ricco anche lui, in miniatura, di picchi, di valli, di vette, come una catena montuosa; percepiremo le trama dei muschi e dei licheni che passano dal verde pallido al grigio ferro, al rosso porporino; osserveremo sotto il velo dell'acqua il continuo delicato mutare dei colori dei sassi nel fondo del ruscello.
A Chamonix siamo andati al Judo Club, un'ampia palestra con le cupole di vetro, dalla quale fra una tecnica e l'altra, godevamo della vista del Monte Bianco, delle Aiguilles, della cresta di Bionnassay.
Scambio di bandierine, strette di mano, promesse di rivederci ancora sul tatami di gara, convenevoli necessari per stringere amicizia in nome dello sport che ci accomuna.
Ho dato poco spaio alla parte tecnica del Judo? Ma i giornali sono pieni di resoconti, di statistiche, di campioni! Ciò che conta è l'avere dato una proposta di vita impegnata che ha trasformato in avventura e scoperta la nostra breve trasferta e ci ha condotti lontano da un certo turismo organizzato, mentre ci siamo avvicinati alla vita autentica di chi sulla montagna lavora e vive. Siamo entrati in contatto con l'uomo, con la sua opera, con le sue abitudini, in modo naturale, sollecitati dalla vista dei prati più alti, dello stivaggio del fieno, dal vento che ci ha investito sulla vetta. Soli, in mezzo a paesaggi forti, abbiamo scelto dove andare e dove correre, si è assaporata la sensazione di libertà. Il bambino è una specie di primo uomo che sta per immergersi nell'ambiente che gli si dischiude dinnanzi: offriamogli dunque la nostra esperienza perché un domani possa ricordare il mutare dell'atmosfera, dei paesaggi, delle occasioni di gioia, o anche il timore, che equivalgono ad altrettante pagine di un libro da sfogliare.
Francesco Romani
Maestro di Judo
Membro del Corpo Nazionale Soccorso Alpino
Guida Spedizioni nell'Himalaia del Nepal, in Tibet ed in Perù
|
